Cosa vedere in Cilento

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Natura e cultura a stretto contatto

Il Cilento è una destinazione straordinaria per chi desidera scoprire tutti i volti di una terra unica, che vanta moltissime bellezze artistiche e paesaggistiche. Tra i siti naturalistici più interessanti troviamo la Valle delle Orchidee, dove in un percorso di circa 13 chilometri si possono ammirare le diverse specie di orchidea selvatica che qui cresce spontaneamente, i Capelli di Venere, una fantastica e selvaggia cascata nata dal Rio Bussentino, le Grotte di Castelcivita, ideali per gli amanti dell'avventura e della speleologia, e le Grotte di Pertosa, spettacolare complesso di cavità carsiche situate a 263 metri sotto il livello del mare. 

Riconosciuto dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità, il Parco Archeologico di Paestum è il simbolo culturale di questa località. Imponenti e semplicemente perfetti, ritroviamo tre esempi di templi: il tempio di Hera, intitolato alla dea della fertilità, il tempio di Cerere, costruito per Athena, e il tempio di Nettuno, probabilmente dedicato ad Apollo. Inoltre, nell'area pubblica è possibile ammirare l'heroon, l'ekklesiasterion e alcune costruzioni di origini romane come l'anfiteatro e il foro. Da non perdere anche il vicino Museo Archeologico in cui, tra i tanti reperti ritrovati durante l'operazione di scavo, è conservata la Tomba del Tuffatore, splendido esempio di pittura classica. A Padula si potrà andare alla scoperta del più grande monumento monastico del Sud Italia, la Certosa di San Lorenzo, anch'essa bene protetto dall'Unesco. Fatta edificare da Tommaso Sanseverino nel 1306, questa cittadella custodisce perle impressionanti, una su tutte il chiostro di circa 15 mila metri quadrati.

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Grotte di Pertosa

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Le Grotte di Pertosa-Auletta, a 263 metri sotto il livello del mare, sono rinomatissime in tutta Italia. Si trovano nelle viscere del Massiccio degli Alburni. Si tratta di un complesso di 3.000 metri di cavità carsiche, di cui 1.200 visitabili. Vi si accede con una barca trainata da un cavo d'acciaio: infatti le Grotte dell’Angelo, così sono chiamate, sono attraversate dal fiume Negro e per raggiungere l’inizio del percorso sotterraneo, bisogna navigarne un tratto. Il fiume dà anche vita alla grande cascata che incontrerete lungo il cammino.

I capelli di Venere

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Capelli di Venere è un’oasi completamente incontaminata del Cilento, dove si potrà assistere allo spettacolo della cascata  nata dal Rio Bussentino, piccolo affluente del Bussento. È un punto naturalistico di notevole interesse e un paradiso dove potersi rinfrescare dalle calde giornate estive. Grazie ad una serie di passerelle potrete immergervi in questo bellissimo bosco sempre umido e arrivare a pochissima distanza dalla cascata. Inoltre, l’area attrezzata dispone di zone coperte e barbecue; ideali per trascorrere un’intera giornata all’insegna della natura. 

Grotte di Castelcivita

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Ricche di stalattiti e stalagmiti di diverse forme, le Grotte di Castelcivita sono una meta imperdibile per gli amanti della natura primitiva e dell’avventura. Soltanto 1700 metri sono accessibili ai visitatori, i quali resteranno incantati dal selvaggio paesaggio che rimanda la mente ai tempi preistorici. Le grotte sono aperte tutti i giorni e i percorsi a disposizione sono tre: il percorso turistico, per tutto l’anno e  lungo 1200 mt, il percorso speleologico amatoriale, lungo 3000 mt. e disponibile solo da giugno ad ottobre, e il percorso speleologico, riservato soltanto agli speleologi.   

Email: info@grottedicastelcivita.com

Oasi delle Grotte Morigerati

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L’Oasi delle Grotte di Morigerati si estende su una superficie di 607 ettari, nata nel 1985 e protetta dal WWF con lo scopo di preservare e difendere il territorio e la sua biodiversità. L’area dispone di percorsi natura e zone attrezzate per chi volesse far visita alle incantevoli grotte; qui infatti sono organizzati campi di lavoro, studio e ricerche, visite guidate e settimane verdi. All’interno dell’oasi scorre il fiume Bussento, e nei corsi d’acqua è possibile avvistare lontre e salamandre, ma anche il biancone, raro rapace di grandi dimensioni.

Valle delle Orchidee

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Immersa nel Parco Nazionale del Cilento, la Valle delle Orchidee si estende per 47 kmq e attraverso un percorso di 13 km si potranno ammirare le tante specie di orchidea selvatica che spontaneamente fioriscono. Nel dettaglio, chi si inoltrerà in questa valle resterà sbalordito dalle 184 entità di orchidee, divise in 68 specie, 57 sottospecie, 35 varietà e 24 ibridi che tingono il tappeto di verde in tantissimi colori. A maggio di ogni anno l’orchidea selvatica viene festeggiata con eventi di stampo folkloristico, degustazioni di prodotti tipici e appuntamenti musicali. 
 

Dichiarato dall’Unesco nel 1988 Patrimonio Mondiale dell’Umanità, il Parco Archeologico di Paestum comprende tre templi di ordine dorico conservati in modo strepitoso: il tempio di Hera, il tempio di Nettuno e il tempio di Cecere. All’epoca romana vengono invece attribuiti edifici importanti come le termel’anfiteatro, il portico del foro e il Tempio della Pace. Poco distante dall’area archeologica si può visitare il Museo Archeologico di Paestum, inaugurato nel 1952 , in cui si trova – tra i tanti reperti di inestimabile valore – la suggestiva Tomba del Tuffatore, unico esempio di pittura nella Magna Grecia. Assolutamente da non perdere sono anche la Sezione Romana e le Sculture dal Santuario di Hera al Sele.

Gli scavi di Velia

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Gli Scavi di Velia a Ascea Marina sono una delle attrazioni più interessanti del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, insieme a Paestum. Velia, per i greci Elea, da cui la famosa scuola eleatica di Parmenide, Zenone e Melisso, fu una città ricca e potente, una delle più note della Magna Grecia, perché collocata proprio nel mezzo delle rotte commerciali tra Grecia ed Etruria. L’elemento che più colpirà chi visiterà Velia è la Porta Rosa, uno degli esempi più antichi di arco costruito in Occidente.

La Certosa di San Lorenzo

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La Certosa di San Lorenzo a Padula è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Si tratta della certosa più grande d’Italia. Tra i più importanti complessi monastici europei, è una delle maggiori attrazioni di cui la Campania dispone. La struttura occupa ben 5 ettari di terreno. Il nucleo originario risale al Trecento, ma l’edificio allo stato attuale è databile XVI-XVIII secolo. Divenuta monumento nazionale nel 1882, è tuttavia rimasta nell’incuria e nell’abbandono sino al restauro degli anni ’60.

 
E’ sede del Museo Archeologico della Lucania Occidentale e al suo interno trova posto anche un’ampia collezione di arte contemporanea. La struttura si apre con la così detta “casa bassa”, che include i magazzini, le cantine, il frantoio, le stalle, i granai, i forni e tutti gli altri locali connessi con le funzioni commerciali e produttive del monastero-città. Questa era l’area in cui i monaci entravano in contatto con il mondo esterno. La “casa alta” invece custodisce i luoghi in cui si svolgeva la vita monacale in senso stretto: qui troverete la cucina, il refettorio, la sala del tesoro, quella del capitolo e, intorno al chiostro grande, le celle dei monaci, l’appartamento del priore, la biblioteca e ovviamente i giardini. Una menzione particolare merita la Chiesa di San Lorenzo, assolutamente da visitare.

Indirizzo: Viale Certosa 1, 84034 Padula, Salerno.

Orario di apertura: 9:00-19:30, chiusa il martedì

Costo biglietto: intero 4 euro, ridotto 2 euro, gratis per i cittadini Ue under18 e over65.

Telefono: 0975 77745, 0975 77552.

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